Da grande voglio fare la Viaggiatrice.
Riflessioni di ordinaria follia…o forse di straordinaria felicità!
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Qualche sera fa con un collega discutevamo su quali fossero i nostri hobby e le nostre passioni, e parlando gli domando: : “Tu nella vita cosa fai, come ti vedi?” lui molto tranquillamente e quasi senza pensarci troppo mi risponde “Io faccio il dottorato e sono un lavapiatti” io gli rispondo “Certo, anche io per vivere faccio la cameriera ma se mi chiedi chi sono o cosa voglio fare nella vita la mia risposta sarà: sono una Viaggiatrice.”
Si perchè io non mi identifico col lavoro che faccio o con gli studi passati, quando penso a me stessa e a chi sono mi vedo come una sognatrice, una ragazza col “wanderlust gene” , una sempre pronta alla partenza e con la testa persa nei viaggi non ancora fatti.
Ma quando è nata questa passione, quando mi sono resa conto di essere una viaggiatrice? Non sono sicura del momento esatto, nel senso che non saprei dirvi una data precisa, sicuramente non da piccola. Da bambina non viaggiavo molto spesso e da adolescente, intorno ai 14 anni per l’esattezza, mi sarei presa a schiaffi da sola!
Pensate che i miei genitori avevano organizzato un viaggio a Barcellona ed io piansi una settimana perchè non volevo andarci , volevo rimanere con le mie amiche a Riccione, alla fine esasperati decisero di lasciarmi con mia zia e di partire senza di me. Se ci ripenso mi ribolle il sangue nelle vene, ma a cosa pensavo? Ora come minimo dovrebbe cascare il mondo per far si che io rifiuti un viaggio.
Comunque penso di essermi resa conto di essere una viaggiatrice negli ultimi 10 anni, quando il desiderio di partire era sempre più forte e quando una volta tornata da un viaggio sentivo il bisogno di ripartire di nuovo, stare ferma nello stesso posto mi stava stretto e il bisogno di avventura era più forte.
Ma il culmine della felicità l’ho raggiunto durante il “Gap year” in Australia e i due mesi trascorsi a viaggiare per l’Asia, avere la possibilità di fare un viaggio del genere ti cambia ed io dentro di me ho sentito questa gioia che speravo durasse per sempre e li l’ho capito sul serio, non c’era un punto di ritorno, io non avrei mai più smesso di viaggiare e di inseguire i miei sogni.
Ti rendi conto di essere un viaggiatore quando non importa la destinazione l’importante è andare, quando di fronte ad una nuova cultura non ci sono pregiuduzi ma solo voglia di imparare e saperne di più, quando torni a casa e dopo neanche un’ora vorresti già essere sul prossimo volo in partenza, quando non importa quanti treni, minivan e nightbus hai dovuto prendere per arrivare a destinazione e che loro fossero sempre in ritardo e tu abbia dormito si e no 4 ore, perchè quando sei un viaggiatore gli imprevisti a modo loro fanno parte dell’avventura e sono quelli i momenti di cui parleremo ridendo qualche mese dopo.
Quindi per concludere, ho capito di essere una viaggiatrice quando mi sono sentita davvero felice e continuo a viaggiare perchè voglio che la mia ricerca della felicità non finisca mai.
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Non smettete mai di seguire i vostri sogni e di fare ciò che vi rende felici!
Vi lascio come sempre il link al sito di momondo sperando che tra racconti di viaggio ed incredibili offerte vi dia l’ispirazione per un nuovo fantastico viaggio:
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