Europa,  Francia

Eguisheim, un borgo da favola nel cuore dell’Alsazia.

Avete mai visitato un luogo dove vi è sembrato di essere catapultati nel mondo delle favole? A me è successo spesso durante il mio viaggio tra i borghi dell’Alsazia ma uno in particolare è riuscito a rubarmi il cuore, Eguisheim.

Eguisheim è un Paesino di circa 1700 abitanti non lontano da Colmar che qualche anno fa  è stato inserito nella lista dei borghi più belli della Francia e, personalmente, non potrei che essere d’acordo con questa scelta. Io sono stata qui nel periodo natalizio e gli addobbi ed i mercatini hanno reso la mia visita ancoa più indimenticabile.
Passeggiando tra i suoi coloratissimi vicoli si resta subito incantati e non si può fare altro che meravigliarsi ad ogni passo, case dai colori pastello e finestre decorate con oggetti più disparati, ogni dettaglio è studiato con cura e rende l’atmosfera magica ed accattivante.
Dalle botteghe poi, si sprigiona nell’aria il profumo di bretzel caldi e di formaggio e resistere alla tentazione di non fermarsi a mangiarli ogni volta è davvero una sfida.

Eguisheim non è molto grande e si gira tranquillamente a piedi, per visitarlo una mezza giornata dovrebbe bastarvi.
La nostra prima tappa è stata ” La Pigeonnier” un antico edificio dalla forma particolare che, una volta, pare fosse la casa dei piccioni e che ad oggi è diventato uno degli angolini più caratteristici e fotografati del borgo.

Continuiamo passando per Rue du Rempart, una via che porta in centro dove passeggiamo tra le Colombage, le famose case a graticcio tipiche dell’Alsazia ed è qui che inizia la magia. Come vi dicevo poco fa infatti ci ritroviamo circondati da case coloratissime ed ornate con fiori, decorazioni natalizie, oggetti particolari, vasi e chi più ne ha più ne metta. Ogni casa, ogni finestra ed ogni portone sono decorati in modi del tutto unici e ve lo assicuro, non riuscirete a non fotografare ogni cosa.

Notiamo che sulle finestre e sui portoni ci sono quasi sempre delle iscrizioni e scopriamo che era usanza per una coppia incidere le proprie iniziali e la data in cui la casa era stata costruita sulle finistre, con l’aggiunta della sigla IHS ( Jesus Hominu Salvatore) in riferimento a Gesù come protezione e benedizione dell’abitazione.

Altre volte invece erano le porte delle bottege ad essere incise con simboli che, di solito, indicavano la professione svolta. Anche il colore svolgeva un ruolo fondamentale nell’identificazione di un’abitazione, poteva infatti indicare il tipo di negozio o bottega o la professione svolta dai membri della famiglia come ad esempio il blu per i pescatori, giallo per i panettieri, ecc…

Dopo esserci fermati ad osservare e fotografare ogni cosa, raggiungiamo finalmente la piazza Saint Lèon dove, al centro, sorge la fontana omonima che rappresenta Papa Leone IX, nato propio ad Eguisheim.
La piazza come il resto del borgo è un’esplosione di colori e, come in ogni favola che si rispetti, non può mancare un castello. Eh già, a completare questo quadro già perfetto ci sono un castello e una chiesa con una cappella dipinta davvero molto carina, la cappella è aperta al pubblico ed è visitabile gratuitamente mentre per organizzare una visita al castello bisogna rivolgersi all’ufficio del turismo.

A questo punto decidiamo di tornare verso il parcheggio e di mangiare qualcosa in uno dei ristorantini che avevamo visto lungo la strada, e così camminiamo e camminiamo ripercorrendo i nostri passi una volta e poi ancora un’altra, finchè ci rendiamo conto di essere tornati al punto di partenza senza capire come fosse possibile visto che avevamo camminato nella direzione opposta, è forse una magia o una qualche illusione ottica? Un po’ confusi ci ridiamo su e, dopo diversi tentativi, riusciamo finalmente a ritrovare la strada del ritorno. Arriviamo al parcheggio e noto un cartello che dice ” Eguisheim la Rotonda” mostrando che la città è formata da strade che sono come cerchi concentrici ed ecco spiegato perchè continuavamo a sbucare fuori sempre nello stesso punto ahahaha. Se anche voi volete provare questa simpatica esperienza “magica” viaggiate senza cartina e fatemi sapere se vi succederà la stessa cosa 😉 !

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Un commento

  • Anna

    Un paese delizioso! Ci sono stata qualche anno fa ma non avevo fatto caso alle iscrizioni. Grazie per avermi fatto notare questo dettaglio interessante!

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